ORBITA
Ricerche e coreografia: Fabrizio Favale
Le musiche originali di Orbita sono composte dai Mountains, celebre band newyorkese formata da Koen Holtkamp e Brendon Anderegg.
Il set scenico, disegnato da Andrea Del Bianco e Fabrizio Favale, rimanda, fra bagliori e plumbee ombre, alla fotografia dei primi 900.
Questo lavoro contiene un’opera meccanica progettata da Andrea Del Bianco, Fabrizio Favale e Alberto Trebbi, che consiste in un cavo rotante che produce una grande sfera trasparente sospesa a mezz’aria, come un inconsistente pianeta.
Orbita contiene scene di nudo.
Anteprima assoluta: 11-12 Luglio 2014 Santarcangelo •14 Festival Internazionale del Teatro in Piazza
Opera rotante: Andrea Del Bianco, Fabrizio Favale e Alberto Trebbi
Set: Le Supplici
Danzatori: Francesco Leone, Giuseppe Paolicelli, Daniele Salvitto, Davide Valrosso
Una Coproduzione Le Supplici, Teatri di Vita Bologna
Con il contributo di MIBAC, Regione Emilia-Romagna e del FONDO PER LA DANZA D’AUTORE della Regione Emilia Romagna
Le musiche originali di Orbita sono composte dai Mountains, celebre band newyorkese formata da Koen Holtkamp e Brendon Anderegg.
Il set scenico, disegnato da Andrea Del Bianco e Fabrizio Favale, rimanda, fra bagliori e plumbee ombre, alla fotografia dei primi 900.
Questo lavoro contiene un’opera meccanica progettata da Andrea Del Bianco, Fabrizio Favale e Alberto Trebbi, che consiste in un cavo rotante che produce una grande sfera trasparente sospesa a mezz’aria, come un inconsistente pianeta.
Orbita contiene scene di nudo.
Anteprima assoluta: 11-12 Luglio 2014 Santarcangelo •14 Festival Internazionale del Teatro in Piazza
Opera rotante: Andrea Del Bianco, Fabrizio Favale e Alberto Trebbi
Set: Le Supplici
Danzatori: Francesco Leone, Giuseppe Paolicelli, Daniele Salvitto, Davide Valrosso
Una Coproduzione Le Supplici, Teatri di Vita Bologna
Con il contributo di MIBAC, Regione Emilia-Romagna e del FONDO PER LA DANZA D’AUTORE della Regione Emilia Romagna
Foto Giovanna Bigazzi
A Italo Calvino.
Questo lavoro presenta una costruzione coreografica che tende a ripetersi all’infinito. I danzatori in cerchio si radunano e si separano incessantemente. Dove si radunano intessono complicate figure dinamiche, in atmosfere talvolta telluriche, talvolta rarefatte.